2 OTTOBRE 2013
FESTA DEI NONNI
Oramai sono quasi tre quarti di secolo che faccio parte degli esseri umani viventi,
essendo nato il 12 febbraio del 1941, come oramai sanno la quasi totalità dei
miei lettori, sia su supporto carteceo che su quello informatico. In parole
povere sono un pensionato dello stato, nato in tempo di guerra nel lontano
1941. Innanzitutto ringrazio Iddio Onnipotente di essere giunto quasi ai tre
quarti di secolo. Oggi due ottobre 2013 è quindi anche la mia festa. Nella
maggior parte dei casi essere nonni significa anche essere pensionati...e
fortunati. Fortunati doppiamente: per la pensione, ma massimamente per i nipoti
che ti danno man forte per consumarla. Il regalo più grande che ti possono fare
i nipoti è la loro presenza, la loro compagnia. Anche se alla fine delle festa
casereccia il regalo lo fai tu a loro e non loro a te. Ma la loro presenza, il
loro affetto, la loro gioventù, la vivacità e la gioia di passare qualche ora
coi nonni, rappresenta uno dei valori umani più indiscussi. In tutta questa
vicenda è la nonna la più interessata ed impegnata alla gestione della
situazione. Pranzo o cena, parco perché in tempo di recessione, si protraggono
per ore. Acqua minerale per la nonna, Coca Cola per i nipoti e Sangiovese per
il nonno, figli e generi compresi. La festa dei nonni, di recente invenzione,
si aggiunge alla festa degli innamorati, a quella dei papà, a quella della
mamma. Tutte sono importanti e si raggruppano nell’ultima invenzione globale:
la festa della famiglia. E’ organizzata dalle parrocchie che raccolgono
centinaia di fedeli. E qui si raccolgono interi gruppi familiari attorno ad un
tavolo, all’aperto, per mangiare assieme ma anche per ringraziare il Signore
per questa festa della famiglia. Sebbene in crisi, fortunatamente in non molti
casi, la famiglia ha ancora la forza di riunirsi e festeggiare. Proprio come
avveniva nella vecchia civiltà contadina del Cilento, e di altre
naturalmente,nelle occasioni di grandi feste. Al pranzo o cena “fai da te” si
passa alla pizzeria, alla tavola calda, al ristorante, all’azienda agrituristica,
magari con pernottamento: I tempi sono cambiati ed i nonni, in tale occasioni
sono portati a fare esperienze che ai loro tempi certamente non sognavano
nemmeno. Molti, in tali occasioni, contano gli anni. Ma non è la quantità della
vita ch conta, ma la qualità. Abbiamo parlato di valori, geneticamente modificati
ma certamente non cambiati nella loro essenza primordiale. L’amore per la
famiglia è alla base di tutto. L’amore dei nonni per la famiglia è gratificante
per gli stessi nonni ed altamente educativo per la società dei giovani. Evviva
i nonni!!!
Catello Nastro
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