mercoledì 8 gennaio 2014

1 gennaio 2014

UNO GENNAIO 2014


Da buon cattolico ho iniziato l’Anno Nuovo partecipando, con mia moglie, alla Santa Messa celebrata nella Chiesa della Madonna delle Grazie, di fronte alla sede comunale della Città di Agropoli..  Attraversando la piazza principale abbiamo visto che stavano smontando il palco che ha ospitato lo spettacolo per l’Anno Vecchio che ne andava e l’Anno Nuovo che arrivava. Naturalmente  riservato per la maggior parte dei giovani di Agropoli e del Cilento resistenti fino all’alba. Molti i  fuochi sparati, alcune batterie, qualche  sporadico botto, ma per la maggior parte tutti fuochi leciti. Le armi anno taciuto ed hanno fatto bene e rimanere nel fodero.  Fatica supplementare per gli operatori ecologici. Oggi si completa la festa e domani si ritorna al lavoro produttivo. Cento anni fa gli Italiani si preparavano alla Prima Guerra Mondiale. Oggi si preparano alla Pace Universale. Il 2013 è stato un anno duro coi problemi che tutti conoscete, sia nazionali che internazionali, la recessione, la disoccupazione, la mancanza di lavoro, la corruzione, i suicidi per licenziamento, la solidarietà verso coloro che stavano peggio di noi. Il problema di una nazione diventa un problema mondiale quando coinvolge vari settori produttivi e sociali. Non parliamo di politica per la sfiducia verso i partiti e le istituzioni. La corruzione ha riempito le pagine dei giornali e la malavita ha completato l’opera. Proprio per questo a Babbo Natale ho chiesto una riconversione morale dell’individuo fatta di produttività compatibile col territorio e l’ecologia e la comunità cosmica disponibile al dialogo interraziale, interpolitico intersociale. Il tutto condito di Fede e Solidarietà. Quando si avvelenano gli animi e si crea odio sotto qualsiasi forma si calpestano i diritti umani ostacolando anche il cammino della Solidarietà che si pone al di sopra della politica, della geografia e della religione. Non tutti possono permettersi di mangiare l’aragosta. Ma tutti devono avere almeno la possibilità di mangiare le umili alici. La parola malavita, camorra, ‘ndrangheta, devono scomparire dal nostro vocabolario per dedicare maggiore spazio al miglioramento sociale del 2014 e seguenti parlando di equa ripartizione del reddito pubblico, lotta all’inquinamento del suolo e…della politica, rafforzamento e rivalutazione della parola solidarietà. Buon anno 2014 a tutti i miei lettori e grazie per avermi letto. (Scusate il ritardo dovuto al computer…)


Catello Nastro


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