venerdì 20 dicembre 2013

COLTI IN CASTAGNA

Dal Cilento
COLTI IN CASTAGNA

La castagna, nell’antica civiltà contadina del Cilento veniva ampiamente degustata nelle più svariate maniere. “Le castagnelle”  sono i dolci più noti. Ma castagne si mangiavano anche bollite, ottime per i nonni che non avevano i denti…e nemmeno la dentiera, in casi estremi addirittura schiacciate con la forchetta. I bambini invece si divertivano a tagliare la bucce. Con le castagne si faceva anche un gioco tra i bambini. Ognuno lanciava la castagna di solito arrostita, con la buccia,  vicino al muro. Chi andava più vicino alla parete vinceva le altre, ma il gioco occupava intere ore ed i ragazzi si divertivano e talvolta si bisticciavano perché i conti non tornavano. Anche la torta di castagne è squisita. Molte  massaie di oggi, ancora  legate alla tradizione, per fare prima comperano la farina di castagna. Ma non è la stessa cosa. Ma una buona notizia per gli amanti della castagna è che un artigiano di Palinuro ha lanciato la birra di castagna. Una bevanda favolosa da un gusto eccezionale. Ma anche il miele di castagna del Cilento, che è più scuro degli altri, è una prelibatezza straordinaria. Uno veramente particolare per gusto  si produce in un’azienda agrituristica di Cicerale. Sarà ipercalorico e non consigliato ai diabetici, m provarlo almeno una volta nella vita non succede niente. La birra di castagna va bevuta ad un certa temperatura ed alla spina per gustarla in tutta la sua genuina fragranza. Costerà qualche euro in più ma, credetemi, ne vale la pena. Non farà la concorrenza ai vini del Cilento, tra i migliori del mondo, ma sarà una  prelibatezza quasi unica al mondo. E vi pare poco!!!

Catello Nastro


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