sabato 20 aprile 2013

FRESCO DI GIORNATA


FRESCO DI GIORNATA

Di solito si dice di un uovo, ma questa volta si tratta di un furto…o borseggio…o comunque asportazione illecita ed illegale di bene non proprio, naturalmente! Di solito capita agli anziani, volgarmente chiamati anche vecchi, categoria della quale anche io mi onoro di appartenere. Vivere dall’epoca del duce all’epoca di grillo è già un privilegio. Pur senza aver capito molto della politica di ieri e di oggi. Per disinteresse, perché in tutt’altre faccende affaccendato, perché vivente ed operante nel mondo della solidarietà. Ama il prossimo tuo come te stesso.  Oggi 20 aprile 2013, di pomeriggio, tornando dal Centro Sociale Polivalente per anziani, nei pressi della Chiesa della Madonna delle Grazie e precisamente sul marciapiedi dell’asilo municipale, una donna mingherlina, con un bambino in braccio ed altri due al seguito, in totale di tre figli di un anno, tre anni e sei anni, mi chiede l’elemosina. Le do cinquanta centesimi e dopo tante parole di carità frammiste a benedizioni varie, descrizioni del proprio stato di povertà, tiro fuori dal giubbino un altro euro e glielo offro. Di solito, come pensionato non posso offrire che cinquanta centesimi, ma questa volta faccio una eccezione. Che mi è costata cara. Dopo una ventina di metri mi accorgo che il mio portafogli, nella tasca sinistra dei pantaloni è assente. Scruto in tutto il corpo, anche nelle parti delicate, ma niente da fare. Il portafogli, riempito di tessere, appunti vari e quasi cento euro, che porto sempre appresso, è scomparso. Ritorno indietro ma anche la disgraziata famigliola, non italiana, era subitaneamente scomparsa. Dileguata nel nulla. Nel mentre la madre implorava elemosina, la figlia, in età d’asilo o elementare, mi metteva le mani in tasca e si appropriava indebitamente del mio portafogli. Commosso dalle lamentele della madre e dalla presenza di ben tre minori, non mi sono accorto che la bambina, con la sua piccola manina, si fregava il portafogli dalla tasca sinistra dei pantaloni. Solo dopo dieci minuti mi sono accorto che avevo subito  un furto. Da una minore e per di più extracomunitaria. Allora ho pensato alla solidarietà. Non è che mi voglia paragonare a Chi è stato messo in Croce per una umanità che forse non meritava. Ma ho riflettuto, fino a lambiccarmi il cervello, sulla parola solidarietà. Lo so che il paragone è quasi assurdo. Un euro non può salvare nessuno. Ma un euro di un pensionato statale ha senza dubbio maggior valore morale di un euro dato da un riccone… Non so se questo episodio avrà conseguenze negative nella gestione del mio essere umano disposto alla tolleranza  verso i simili. Ho superato i settanta anni ed è il primo furto del genere che subisco in vita mia. Perdonare??? Certamente!!! Tollerare anche, ma giustificare senza dubbio in maniera negativa. Nel portafogli avevo poco più di cento euro. Forse cento venti. Per un pensionato non sono molti. In confronto di una disgrazia peggiore anche un furtarello si può sopportare. Ma non è un segno bello: è segno che sei diventato vecchio. Ed i  ladri ( per fame…) ne possono anche approfittare. Per la donna che mi ha borseggiato provo solo pietà. Per sfamare i propri figli il borseggio non è legale e nemmeno etico: ma in alcuni casi necessario!!! Ma ai danni di un pensionato un euro può essere giustificato: cento euro no!!!
Catello Nastro

Nessun commento:

Posta un commento