venerdì 12 aprile 2013

Guida turistica ad Agropoli nel Centro Storico


GUIDA TURISTICA
DEL CENTRO STORICO DI AGROPOLI

Molti sono i titoli dei quali, giustamente o ingiustamente mi fregio.  Pluriaccademico professor dottor cavaliere Catello Nastro, poeta, scrittore e critico d’arte. In questi ultimi tempi ho fatto una nuova aggiunta. Guida turistica del Centro Storico di Agropoli. Abitando e tenendo lo studio di cose inutili in Via Patella, famoso eroe garibaldino, ex prete, che seguì Garibaldi in Sicilia nella Spedizione dei Mille, mi capita spesso di fornire, naturalmente dopo la richiesta, notizie del centro storico, del castello, della porta, delle chiese, dello scoglio e del Convento di San Francesco e di tutti quelli che hanno attraversato questa strada sin dal quinto secolo avanti Cristo per finire allo sbarco alleato. Premetto, ancora una volta, che ho scritto parecchio in merito, per cui chi avesse intenzione di ascoltarmi potrebbe udire anche per una mezz’ora la storia di questo bellissimo paese che mi ha ospitato dal 21 ottobre del 1951, con una interruzione di alcuni anni quando andai a fare l’insegnante in Piemonte. Ed anche a Torino, abitando nella casa del grande poeta Guido Gozzano, mi capitò di ospitare singoli o gruppi e spiegare, per quelle che erano le mie conoscenze un grande poeta che aveva avuto della vita una visione molto diversa dalla mia. Ma torniamo ad Agropoli e per la precisione in Via Filippo Patella, la strada antica che porta agli scaloni che portano al centro storico della cittadina capoluogo del Cilento. Far capire che Agropoli era ed è così bella da far arrivare vari invasori, pacifici o meno risulta facile specialmente quando il visitatore è un acculturato medio.  Dall’uomo preistorico si passa ai rapporti con la vicina Paestum nel VI° secolo a.C., ma la fondazione della città si deve ai vicini Lucani nl IV secolo a. C.  Ma varie popolazioni si sono susseguite una dopo l’altra perché  Agropoli alta era ed è tuttora la parte più bella e suggestiva del Cilento. I barbari,i Bizantini, i Saraceni, i Normanni, gli Angioini e gli Aragonesi, i Borboni, i briganti, i Savoia, i fascisti, i confinati politici ed infine la Repubblica. E qui avvenne il primo ribaltone della storia della Repubblica Italiana. Proprio in Via Filippo Patella strada in questione che accede, con gli scaloni al centro storico. Fatta la repubblica arrivarono i i primi bagnanti napoletani. Una invasione vera e propria. Ma questa volta pacifica che procurò anche molti matrimoni tra napoletani ed agropolesi. Come il mio, ad esempio. I risultati sono stati senza dubbio positivi anche se la donna cilentana , memore delle antiche conquiste, difficilmente si lasciava conquistare. Non è che io sia stato un conquistatore, ma ci sono riuscito. D’altro canto non c’è nientre di straordinario se  in qualche caso la mamma è di Casoria ed il babbo di Agropoli. Nel terzo millennio c’è stata l’invasione dall’Europa dell’est e dai paesi del terzo mondo. Ma la società agropolese non si è  impoverita, anzi si è arricchita con nuove presenze, nuova mentalità in poco tempo integrata con la comunità preesistente grazie anche a collocazioni lavorative ed affettive che colmavano vuoti altrimenti incolmabili in una società chiusa in se stessa. E quando incontrate un ragazzo dalla pelle scura e gli chiedete da dive viene, è probabile che vi risponderà che viene da un paese del Cilento. Compito della guida turistica a modo mio, è anche e principalmente quello di far sentire fratelli tutti quelli che vivono nella nostra comunità. Di qualsiasi razza, di qualsiasi provenienza, di qualsiasi credo religioso. Certo che come guida turistica sono bravo solo in italiano, in napoletano ed un poco in francese. Ma d’altro canto la mia opera è completamente gratuita e quando mi offrono un euro per la mia prestazione lo rifiuto anche. Non diventerò ricco come guida turistica, ma non lo sono diventato in tutte le altre attività svolte. L’importante è partecipare. Vi pare???

Catello Nastro

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