LADRI DI LUNE
Nel cielo
sereno
e
conciliatore di sogni notturni
di
innamorati romantici
abbracciati
su una panchina
del
lungomare di Agropoli,
è scomparsa
la luna
nel profondo
oscuro della notte.
Saranno
stati certi politicanti
avvezzi a
siffatti misfatti,
ladri
interplanetari
prezzolati
dalla camorra,
l’odio del
mondo che ancora
non ha
capito cos’è l’amore,
abitatori di
un altro pianeta
nella sua
miseria senza luna
e senza
amore intervallato
da romantici
amplessi,
esseri misteriosi
e meccanici,
automi in
cerca di innovazioni,
fantasmi di
innamorati
che hanno
confuso l’amore col sesso,
prezzolati
convegni a guisa di vecchi casini,
incontri di
sentimenti distorti
dal
galoppante materialismo.
Sconfitta,
la luna scompare tra le nuvole
periti o
soppressi ed inquinati
da semplici
contatti epidermici
suffragati da
interventi romantici,
frastornati,
gli amanti ripensano
al primo
amplesso al chiaro di luna.
Fra poco
sorgerà il sole ed illuminerà
anche
l’amore dei titubanti.
Catello Nastro