venerdì 4 gennaio 2013

MENTE E CORPO


MENTE E CORPO

Quando parliamo di salute fisic e salute psichica, ci riferiamo, naturalmente, alle due componenti essenziali della nostra cosiddetta persona. Il corpo e la mente. Il fisico ed il cervello. Quello che si alimenta con piatti di pasta  asciutta e quello che si alimenta col pensiero, la riflessione, il ragionamento. Sia la componente fisica che quella psichica sono importanti per la nostra persone proiettata in un contesto allargato che si chiama società. Definire i comportamenti singoli sarebbe compito veramente arduo. Ma cercare le nozioni basilari per questo equilibrio è essenziale per una vita sociale, una vita assieme ad altre persone che condividono alcuni nostri concetti mentre non condividono altri. Come accade nella politica, insomma. Ci sta che propende per la destra, chi per il centro, chi per l sinistra. Ci sta anche il cosiddetto anarchico che non propende per nessuno. Abbandoniamo per un momento la parte psicologica della persona umana, per designare l’altro aspetto: quello fisico. Ci sta chi ama le donne grasse e chi le magre,chi le alte e chi le basse, chi le italiane e chi le straniere. Ci sta addirittura chi propende per esseri umani dello stesso sesso. In termine giornalistico e di gossip editoriale vengono chiamati gay o lesbiche. Pur avendo conseguito un diploma per l’insegnamento di educazione sessuale nelle scuole medie inferiori e superiori, presso l’Università di Torino, non me la sento, per la verità, di affrontare questo scottante problema.  Sia ben chiaro che tra due persone o esseri umani che dir si voglia, che si amano, li preferisco mille volte a du che si odiano e manifestato le loro intenzioni anche con atti violenti gli uni verso gli altri. Al lettore che si avvicina per la prima volta ai miei scritti o esternazioni senili, come li chiamo io, risulterà a primo acchito difficile capire il motore di ricerca dei sentimenti umani, siano essi positivi, siano negativi. Superati i settanta anni si incomincia a ragionare con maggiore cognizione, molteplici esempi, spirito critico, quasi sempre obiettivo, pur essendo considerati “matusa” o arretrati. Ma chi vive nel mondo informatico, avendo raggiunto quasi i tre quarti di secolo, ha il sacrosanto diritto di dire la sua. Se non per cultura, almeno per vita vissuta. In qualsiasi modo, in qualsiasi maniera, con libere scelte ch se hanno modificato l’esistenza a due certamente non hanno modificato l’andazzo ordinario di una vita simile ed allo stesso tempo diversa da quella di duemila anni fa. Ma ritorniamo all’equilibrio tra il fisico ed il pensiero. Scartiamo innanzitutto tutte le diaboliche e micidiali attrattive degli stupefacenti, che riducono l’uomo simile ad una bestia, cioè incapace di gestirsi autonomamente e senza sostanze non solo tossiche ma anche allucinogene che deformano la realtà quotidiana. Tutto questo è possibile grazie alla collaborazione delle famiglie e delle istituzioni. Quando l’esempio viene dato “infra moenia”, uscire dal labirinto diventa arduo ma non impossibile. Oggi esistono anche delle strutture sanitarie atte al sostegno morale e psichico di molti giovani anche detti “perbene”, ma molto spesso anche queste, da sole non riescono a risolvere dei casi straordinari. Il motore di ricerca della salute fisica sta nello sport, quello della salute psichica sta nella famiglia e poi nelle istituzioni. Un vecchio proverbio cilentano coì recita: “…figlio re uatto surece acchiappa…”. Cioè il figlio di gatti va ad acchiappare topi perché così gli è stato insegnato dai genitori, o almeno così hanno recepito il messaggio familiare. A questo punto dovremmo parlare anche della associazioni di volontariato, delle onlus e delle cooperative oneste… Oneste sì, quando non sono sorte solo per fregare i contributi pubblici, utilizzando solo una minima parte di quanto ufficialmente e legalmente elargito per tale scopo. A questo punto dovremmo parlare di politica: ma ce ne asteniamo per non cadere nel banale e nella faziosità. Quando è sana la mente è sano anche il corpo e viceversa. Se sopraggiungono accidenti esterni, certamente non vanno elencati in questa casistica. “Mens sana in corpore sano” è il risultato latino di questa breve esposizione della quale illustri luminari hanno dedicato intere collane di libri. Sia ben chiaro che ognuno di noi (adulto o anziano) ha il compito di osteggiare devianze di qualsiasi genere, secondo le proprie possibilità, secondo  la propria preparazione nel campo sopracitato. E’ una battaglia che coinvolge tutte le persone di buona volontà, magari con una denunzia o una semplice segnalazione alle autorità preposte allo specifico. I figli di oggi saranno i genitori di domani. Proprio per questo occorre affilare le armi e preparare il terreno sconfiggendo buona parte dei nemici.

Catello Nastro

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